La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, situata a metà strada di Via di Roma a Ravenna, è uno dei monumenti più antichi e significativi della città, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996. Costruita nel V secolo dal re goto Teoderico come cappella palatina, la basilica è stata inizialmente dedicata al Salvatore e poi, dopo la conquista bizantina, consacrata al culto ortodosso e intitolata a San Martino.
La sua architettura esterna è semplice, con una facciata in mattoni e un campanile cilindrico risalente al IX o X secolo. All’interno, si trova uno dei cicli di mosaico più famosi al mondo, risalente al periodo paleocristiano e tardoantico, che rappresenta scene cristologiche e offre una preziosa testimonianza dell’evoluzione del mosaico bizantino.
Un dettaglio peculiare dei mosaici è la rappresentazione realistica della città di Classe, con le sue mura e il porto, e del Palazzo di Teoderico, accanto a rappresentazioni più solenni e spirituali delle figure religiose. Questo mix di realismo e simbolismo conferisce ai mosaici un valore artistico e storico straordinario.